Fondazione Insieme Per La Vista



Fondamentale il ruolo degli antiossidanti nel trattamento della degenerazione maculare senile. E’ quanto sottolinea uno studio pubblicato il mese scorso e condotto da un team di ricercatori della Brigham Young University e dalla Cornell University. Lo studio ha evidenziato che nella retina sono due i processi che determinano l’insorgenza della DMS. Inoltre si è notato che gli antiossidanti combattono contro la DMS proprio mediante la rottura del legame tra questi due processi (nella retina) e estendono la durata di vita dei fotoricettori (insostituibili) e delle altre cellule retiniche. “Ciò implica che i pazienti a rischio di DMS possono prevenire la malattia assumendo antiossidanti”, dichiara Heidi Vollmer_Snarr co-autore dello studio.

Gli autori spiegano che i ricercatori hanno osservato il componente A2E (che è un sottoprodotto dell’attività delle cellule). Si è scoperto che se si sottopone l’A2E a uno stress, tipo l’esposizione alla luce, si distrugge la produzione di energia che avviene nel mitocondrio (la parte energetica presente all’interno della cellula). Questo determina la mancanza di energia nella cellula con conseguenze nel buon funzionamento e mantenimento dei fotoricettori e degli altri elementi della cellula. Il risultato è una sovra produzione di A2E. Il ciclo descritto determina la morte di queste cellule vitali che non possono essere sostituite. La ricerca ha però mostrato come gli anti ossidanti possono riparare al danno. Gli anti ossidanti che si trovano negli integratori, quali ad esempio luteina, zeaxantina, vitamina E e betacarotene, fungono da spazzini per i radicali liberi e proteggono la retina dai danni causati da stress ossidante.